La grande attenzione dell’INPS al Polo Unico della Medicina Fiscale
Il Polo Unico della Medicina Fiscale entra nelle battute finali e l’INPS, nella persona del suo Presidente Tito Boeri, conferma la grande attenzione rivolta a questa importante e attesa riforma che vede coinvolto direttamente l’ente previdenziale che sarà chiamato a gestire e ad organizzare il grande carico di lavoro rappresentato dalle visite fiscali sia del settore privato che di quello pubblico.
La sfida è notevole perchè l’INPS entra in gioco per far rientrare l’assenteismo per malattia soprattutto del settore pubblico (e mantenere a livelli di eccellenza quello del comparto privato) entro i livelli europei e per far tornare sotto controllo la spesa per malattia.
La Medicina Fiscale, inoltre, è una disciplina che entra letteralmente nelle case di milioni di Italiani e l’attenzione, anche mediatica, è giustamente notevole.
Boeri si sta dimostrando attento a tutto questo e nei giorni scorsi ha iniziato a ricevere le organizzazioni sindacali del settore, partendo dalla FIMMG, la sigla sindacale più rappresentativa della categoria, con la presenza del segretario nazionale Silvestro Scotti, del segretario nazionale settore FIMMG-INPS Alfredo Petrone e del vicario del settore FIMMG-INPS Silvio Trabalza: il Polo Unico è una grande occasione per regolarizzare dando un contratto secondo le normative vigenti, partendo proprio dai medici fiscali.
“E’ stato un incontro proficuo e cordiale – ha dichiarato Alfredo Petrone – nel quale sono state ribadite le aspettative del sindacato sulla necessità di una convenzione a tempo pieno, indeterminato e modulata ad ore per i medici fiscali. Nello stesso tempo la FIMMG pensa sia necessario definire le risorse, nell’ambito della riorganizzazione medico legale dell’Istituto ed ha rappresentato l’auspicio per una convenzione con le stesse caratteristiche e tutele anche per i medici convenzionati esterni”.
Per la definizione legislativa finale del Polo Unico siamo in attesa che si completi l’iter parlamentare di legge, l’intesa della Conferenza Stato-Regioni e la pubblicazione dell’atto di indirizzo, con la quantificazione delle risorse complessive da destinare alla riforma.
Federica Ferraroni
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